Il vigore dei catanesi ai Campionati italiani Master di Modena

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DistefanoUna messe rigogliosa per i siciliani alla 34a edizione dei Campionati Italiani individuali Master, disputati a Modena in tre calde giornate, con più di 2900 atleti-gara, in rappresentanza di 390 società e per la contesa di ben 336 titoli. Il bottino ammonta a 27 medaglie - sedici al maschile e undici al femminile - suddivise in sedici d'oro, sei d'argento e cinque di bronzo, inferiore solo al totale di Cosenza 2011, dove si toccò il tetto di 58 podi. In più si devono aggiungere sei medaglie di nostri atleti che gareggiano con società di altre regioni.

I catanesi si sono comportati con vigore e su tutti si erge un lanciatore colosso come Giuseppe Distefano (Puntese S. Giovanni la Punta), 73 anni, che ha conquistato tre medaglie d'oro nel disco, martello e maniglione. Il clarentino (SM70) in una seconda giornata infinita con orari massacranti ha lanciato il disco a 37,33 (dalle 14 alle 16) e il martello a 38,66 in notturna (21,13-22,30), la domenica il martello con maniglia corta a 16,80 (12,15-13,40), ripetendo pari pari l'impresa del 2013 a Orvieto, due en plein consecutivi da gigante. Per Distefano si tratta del diciassettesimo titolo italiano vinto in questa rassegna tricolore a partire dal 1988 come M45. Mettici pure quindici maglie di campione italiano nel Pentathlon Lanci Master e una nell'Eptathlon da M50 a Matera nel 1991 e si raggiunge una cifra da capogiro.

Una tripletta stordente pure per Teresina Tonazzo, classe di ferro 1934, capace di far atterrare venerdì 4 luglio il disco a 15,50, miglior prestazione italiana SF80, sabato 5 il peso a 6,30 e domenica 6 il giavellotto a 10,54. Naturalmente Teresina è la prima siciliana di 80 anni ad esplorare questa terra di nessuno. L'atleta dell'Unvs «Francesco Fontanarosa» di Catania, vanta nel suo carniere un numero incalcolabile per qualsiasi statistico di medaglie, vinte, iniziando dalla categoria F60, nelle varie rassegne nazionali indoor, all'aperto e Unvs su tutti i fronti: velocità (60, 100, 200, 400 metri), alto, marcia e lanci dal peso al giavellotto.

Due ori per la santantonese Santa Sapienza (Scuola di Atletica Leggera Catania), 34,73 nel martello e 11,18 nel maniglione, più un bronzo nel disco (27,92). Un altro oro per l'agrigentina Giuseppina Parolino, sempre della Sal, 27,92 nel giavellotto, entrambe SF45. La Parolino ha rispolverato il suo vecchio amore, 34,36 nel 1985 a 18 anni. Entusiasmante medaglia d'oro per Giovanni Agosta - passato nella sponda del Cus Palermo - sugli 800 SM50, chiusi in 2'09"56 e terzo il giorno prima sui 400 (55"15) da terribile finisseur.

Felice come non mai per l'argento Santi Caniglia (SM65) dell'Atl. Scordia, 5'33"53 dietro l'irraggiungibile e mitico Dario Rappo, suo allenatore. In aggiunta lo scordiense due volte quarto nei 5000 (21'22"79) e negli 800 (2'37"42). Argenti brillanti per Gianfranco Belluomo (SM50) della Puntese S. Giovanni la Punta sui 3000 m siepi (11'14"58) e Daniele Strano (SM45) dell'Atl. Biotekna Marcon, 25'28"27 sui 5 km di marcia SM45. Squalificato invece il compagno di Daniele, Walter Arena (SM50) sui 5 km, a un giro dalla fine, quando era in terza posizione.

Finiamo con la citazione dei due quarti posti di Daniela Aliquò (Atl. Caltagirone) con due primati regionali SF50: 2'35"10 negli 800 e 5'18"94 nei 1500.

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Fonte: Michelangelo Granata