La CaltagiRUN sotto e sopra la scala San Giacomo

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Lascio Catania con i miei amici podisti verso le 3 pomeridiane, la meta è Caltagirone. Ci aspetta la quarta edizione della CaltagiRUN. È in corso un forte temporale e temo che nella città di Don Sturzo e Scelba le condizioni atmosferiche possano essere analoghe e guastare la festa che tutti noi podisti vogliamo vivere. Dopo un'ora di viaggio, vediamo apparire di fronte a noi il capoluogo calatino e miracolosamente la pioggia cessa. Escludendo che il presidente dell'A.S.D. Caltagirone, Salvo La Iacona, deus ex machina della manifestazione, abbia capacità taumaturgiche, penso piuttosto che per il miracolo abbia chiesto aiuto a San Giacomo.
Giungendo ai piedi della famosa scala calatina nella centrale piazza Municipio, punto di ritrovo dei concorrenti, mi rendo conto che il miracolo prosegue: nonostante le condizioni atmosferiche siano incerte in tutta la Sicilia, la piazza è stracolma di podisti provenienti oltre che da Catania anche da Niscemi, Enna, Palermo ecc. E siccome Caltagirone è anche una bella meta turistica, non sono poche le famiglie al seguito dei concorrenti.
Siamo tutti radunati sotto la scala di San Giacomo per assistere al prologo della nostra corsa. Il presidente La Iacona ha pensato bene di proporre come aperitivo della gara podistica, proprio la "Scalata della scala". Salvo non ha raccolto molti "adepti", noi podisti prima della gara non ce lo possiamo permettere, è un impegno muscolare troppo stressante. I pochi iscritti, al via schizzano su per la scala saltando come inaspettati "Canguri di Trinacria", i 142 gradini della bella scala ornata con ceramica vengono affrontati anche due per volta. È un bambino, Flavio Napoli, che quasi avesse le molle ai piedi, beffa tutti giungendo in cima alla scala in un attimo. Quando lo speaker Marcellino annuncia che con il tempo di 45 secondi è stato battuto il record della scalata, detenuto proprio dal presidente La Iacona, c'è uno spontaneo e meritato applauso per il vincitore, meglio di così solo con... l'ascensore, che per altro non c'è.
Esaurita questa simpatica anteprima che ci ha portato sopra la scala, l'attenzione torna sotto la scala perché ci apprestiamo a vivere la vera e propria CaltagiRUN.
Siamo alla partenza della prima batteria comprendente donne e uomini over 60. Il via è dato dalla gentile voce di Irene Mancuso. La gara ci appare subito come un "affare di famiglia". È una corsa senza storia dominata dalla famiglia Santoddì. Alla testa del gruppo si pone subito papà Raffaele, moschettiere del podismo calatino, che superate le 60 primavere domina nettamente la sua categoria aggiudicandosi quasi in scioltezza la batteria. Alle sue spalle tra le donne è Rossana Santoddì, che con gli stessi geni di papà fiacca tutte le avversarie, conquistando la vittoria al femminile. Una festa per la famiglia e per tutta la città.
Alle spalle della famiglia Santoddì, tanti altri tifano per i loro cari, fra gli altri Matteo Amoroso e Giuseppe Blanco, podisti "infortunati" ma mariti "fortunati" perché coniugi rispettivamente di Daniela Aliquò e Maria Santoro, entrambe vincitrice delle categorie di appartenenza. E ci sono come tifose "trepidanti" anche le consorti di Giulio Caniglia, Riccardo Di Bella, podista resuscitato, Corrado Giraffa, Fabio Porto, Luciano Costarella e chissà quante altre...
Dopo essermi goduto durante la fase di "riscaldamento" questa batteria così "familiare" è finalmente il mio turno. Quattro giri per 7 chilometri, è la batteria dei giovani fino a 59 anni, la mia età appunto. Siamo già schierati sulla linea di partenza, quando a un certo punto sentiamo sgomitare qualcuno dalle retrovie del gruppo, è il simpatico Corrado Giraffa che "dominatore alla rovescia" della prima batteria, è appena arrivato e sta tentando di tagliare il traguardo ingombrato da noi della seconda.
A gran voce si chiede al "presunto" dominatore della seconda batteria Vito Massimo Catania di porsi in prima fila al centro del gruppo. Forse Vito è un poco timido, ma alla fine risponde all'appello ed è lì davanti a tutti per le foto di rito. Ancora qualche istante e finalmente la dolce voce di Tiziana Mancuso dà il via alla gara.
Il percorso ci offre subito un lieve tratto in discesa, io formo un "Trio di Categoria" con gli amici-avversari Luciano Costarella e Francesco Militi. Attraversato un bel ponte ornato con ceramica, la strada continua scendere anche più ripidamente. Poi dopo pochi metri in salita entriamo nella bella villa di Caltagirone all'interno della quale, un antico e magnifico "Palco della Musica" costituisce il "giro di boa" del percorso. Sul medesimo tracciato compiuto in senso inverso si completa il primo giro, con una finale chiuso da una curva ad "U" veramente impossibile. Il mio trio è sempre compatto, abbiamo una velocità di crociera forse un poco modesta, ma va bene così. Al 2° giro m'accorgo che dopo il ponte, alla sinistra della strada c'è la statua di Gualtiero, nobile protagonista dei Vespri Siciliani, il suo sguardo è severo, forse percepisce che il nostro impegno non è al massimo della nostre possibilità.
Manteniamo questo ritmo blando per il 2° giro, poi alla fine del terzo, quando stiamo per essere doppiati dallo scontato vincitore Vito Massimo Catania, l'amico Luciano decide che da treno accelerato dobbiamo passare a Intercity e inizia "a tirare". Evitiamo così l'onta del doppiaggio. Perdiamo l'amico Francesco che cede abbastanza di schianto, non è la sua giornata. Io cerco di tenermi attaccato "all'Intercity Luciano". Al passaggio davanti al Barone Gualtiero, vediamo il nobile calatino sorridente, ha capito che stiamo finalmente interpretando la gara con uno spirito battagliero, come egli fece alcuni secoli fa in questa città durante i Vespri Siciliani. È così che recuperiamo alcune posizioni, siamo assieme al giro di boa e poi ancora assieme in discesa; ai duecento finali Luciano "potentemente" in progressione mi lascia, lo vedo scomparire sul curvone prima dell'arrivo, mi lascia 2".
La serata si conclude nel "migliore" dei modi. Distribuzione di ottime torte di fattura forse "familiare", premiazione per i migliori, foto ricordo, un bel pacco gara con ceramica "allegata"., cosa vogliamo di più!?
Grazie presidente La Iacona.



Caltagirun 2013