Il nonno Santo Vazzano

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Vazzano SantoStacchiamoci un momento da gare, risultati, vittorie, sconfitte e festeggiamo la nascita di una bimba. Siamo abituati alle prodezze di Santo Vazzano nella corsa, adesso dobbiamo annunciare al mondo intero che il nostro amatore, nato ad Aci Bonaccorsi il 17 dicembre 1963, da mercoledì 21 agosto è un nuovo nonno. È nata la sua prima nipotina Gaia e Santo dice: «È una bambina bellissima, bionda, occhi azzurri, chiara, la faccina rotonda». Un nonno giovane Santo, non ancora cinquantenne e

di più la nonna Agata Pennisi, 42 anni, catenota, i due sposatisi nel 1989, in questo momento si trovano... al settimo cielo, l'ultima sfera alla quale gli esseri umani possono accedere, al di là si entra nell'ambito dell'eterno e del divino.

I felici genitori sono Salvo Vazzano, 23 anni compiuti il 24 giugno e Paola Pagano, la loro figlia Gaia - un nome molto dolce e che ispira tenerezza, di origine etrusca - è venuta alla luce all'1,30 di notte nell'Ospedale di Acireale, 3,500 kg il suo peso.

Santo Vazzano è un combattente tenace che si distingue sempre in tutte le gare, sia su strada che su pista. Invogliato da un amico, inizia a correre nel maggio del 2004, si tessera con il C.A. San Pietro Clarenza e la sua prima gara è datata due mesi dopo, 24 luglio (un 5000 m a Catania al Gran Premio d'Estate in 19'47"3 da M40). Da allora Vazzano, alias il «pasticciere volante», non la smette più, soprattutto con le sue partenze brucianti, spazia dai 1500 alla mezza maratona, fissando i suoi personali a 4'41"02 (1500), 9'56"4 (3000), 17'19"7 (5000), 35'41"9 (10.000). È fiero della sua doppia partecipazione ai Campionati italiani Assoluti di mezza maratona: a Ravenna il 31 maggio 2009 chiude nel suo limite di 1.17'45" e a Polpenazze sul Garda il 30 maggio 2010 corre in 1.19'44", quarto M45.

Auguri dalla Fidal Catania e da tutti gli amatori ai nonni Santo e Agata, ai genitori Salvo e Paola, allo zio Gabriele Vazzano e alla piccoletta Gaia, in attesa di vederla presto correre felice, a rispecchiare il suo nome e magari con la maglia azzurra ai Giochi Olimpici 2036.

Fonte: Michelangelo Granata