Ci ha lasciati Pippo Rossi

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L’ATLETICA CATANESE È IN LUTTO19 z pr2

Ci ha lasciati Pippo Rossi

(Catania 21 marzo 1951 - 19 dicembre 2019)

di Michelangelo Granata

Nelle foto: un allenamento sui Nebrodi nel 1986, Pippo Rossi con i suoi allievi; nell’altra da sin. Francesco Aiello (piccolo Franz per il prof.), Antonio Santagati (dietro), Luigi Pennisi, Salvatore Giuliano (dietro), Claudio Nicotra, Santo Aiello (dietro), Giuseppe D’Urso, Vincenzo Adornetto.

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Nella foto: Giuseppe D’Urso e Claudio Nicotra, due grandi atleti che hanno mosso i primi passi con Pippo Rossi.

 Pippo Rossi aveva 68 anni, una passione immensa per la corsa, maratoneta di grido con 2.26’22” a Salerno il 13 ottobre 1974, appena ventitreènne, ancora tra le migliori prestazioni siciliane di tutti i tempi; 31’12”8 nei 10.000 metri (Viareggio, 1 maggio 1976).

Gremita la Chiesa Parrocchiale di S. Maria della Salute ai funerali di Pippo Rossi, sabato 21 dicembre, presenti i suoi atleti che piangevano per il loro prof. Commoventi le parole del Parroco: Pippo, sofferente negli ultimi mesi, così diceva ai suoi familiari: «Vuol dire che il Signore mi vuole bene».

Lo ricordiamo vivamente al Campo Scuola di via Grasso Finocchiaro, tecnico della Libertas Catania, quando partiva ai 300 metri, trascinandosi dietro una muta di ragazzi per gli allenamenti quotidiani, Giuseppe D’Urso, Claudio Nicotra, Luigi Pennisi, Santo e Francesco Aiello, Giampaolo Sortino, Girolamo Giuffrida, Antonio Santagati, Salvatore Giuliano, Francesco Marino, Riccardo Lanzafame.

 Un suo atleta per tutti, Giuseppe D’Urso, che, essendo allievo, viene allenato da Pippo Rossi e si mette subito in luce a 17 anni nel 1986 con tempi importanti sugli 800 (1’51”97), i 1000 m (2’24”4), a tutt’oggi seconda prestazione italiana Allievi di sempre, i 1500 m (3’48”6) ed è argento agli italiani sui 1500 m siepi con 4’11”10 (Cattolica, 28/09/1986).

 Claudio Nicotra ricorda così Pippo Rossi: «Era una persona riservata, un amante della natura e della montagna. Rispettava I valori in maniera esagerata. Aveva creato un grande gruppo: con me, Peppe D’Urso, Vincenzo Adornetto, Luigi Pennisi e altri. Sono rimasti mitici i raduni sui Nebrodi, dormivamo a terra e la mattina pronti ad allenarci...».

 Luigi Pennisi: «Il mio primo allenatore, con lui gli anni più belli della mia vita... Grazie di tutto prof.».

 Adalmatteo Licari: «Anch'io ho iniziato con lui, grande persona. Indimenticabile».

 Condoglianze alla vedova Pina Uccellatore, ai figli Luca e Stefano, ai familiari, del Presidente della Fidal di Catania, Giuseppe Sciuto, il vice Giacinto Bitetti, i Consiglieri, i Dirigenti e tutta l’atletica leggera catanese.