A proposito del "TROFEO SANT'AGATA"

S.Agata1

S.Agata2Riceviamo e pubblichiamo un articolo apparso sul giornale "La Sicilia" del 16 febbraio u.s. nella rubrica "Lo dico alla Sicilia" ed, a seguire, La Storia del Trofeo Sant'Agata con il racconto di Michelangelo Granata. Giornalista, statistico e profondo conoscitore dell'Atletica Leggera Siciliana.  

La Coppa S. Agata e il ricordo mancato

Ricordo con nostalgia i bei tempi in cui il Giro Podistico internazionale Trofeo «S. Agata», organizzato in onore della Patrona di Catania, si disputava con partenza e arrivo in corso Sicilia, di fronte al Bar Forzese

(che serviva a volte come spogliatoio degli atleti partecipanti).

Per tutti i catanesi era la corsa che si disputava dopo l'uscita della carrozza del Senato e prima dei fuochi pirotecnici «da sira o' tri», un appuntamento rituale in occasione dei festeggiamenti agatini.

La «corrida agatina» l'ho vissuta per decenni come membro del Comitato Organizzatore. Era un'emozione straordinaria, visti anche i celebrati campioni che vi prendevano parte. Purtroppo oggi non si svolge più.

L'organizzazione perfetta del trio composto da Marco Mannisi (recentemente scomparso), Ignazio Marcoccio e Pippo Iuppa è soltanto un lontano ricordo. E dire che al «Sant'Agata» prendevano parte atleti che avevano partecipato ai Giochi Olimpici, ai Mondiali e vari Meeting internazionali: Antibo, Ortis, Fava... Sono soltanto alcuni dei nomi più noti. Ma ricordo con piacere anche una nutrita presenza di atleti della ex Jugoslavia e dell'Austria guidati dall'illustre signor Steiner, che ricambiava l'invito del cavaliere Mannisi, invitando la Libertas Catania in Meeting oltrefrontiera. Questa è storia.

La gara del Trofeo «S. Agata» si disputava tra una folla strabocchevole ed entusiasta per tutto il percorso del centro storico. La premiazione avveniva la sera del 3 febbraio al teatro Rosina Anselmi con premi per tutti i partecipanti che, oltre a coppe e medaglie, andavano a casa con capi di vestiario e prodotti tipici locali offerti dai negozianti catanesi. Ricordo il pranzo in trattoria dei componenti del Comitato Organizzatore per mettere a punto gli ultimi dettagli per la buona riuscita della manifestazione. Per non dire del caffè gentilmente offerto ogni anno da una appassionata signora Marisa Magrì, che abitava nel palazzo di corso Sicilia, vicino al punto di partenza del Trofeo. Forse era una Catania diversa.

Le foto scattate e immortalate prima e alla fine della gara dal mitico fotografo Gianni D'Agata, magari col rimbrotto per avere "oscurato" involontariamente il vincitore al momento del taglio del nastro, rappresentano ricordi ed esperienze indelebili che nessuno potrà mai cancellare. Così come nessuno potrà mai cancellare il ricordo di persone eccezionali quali il cavaliere Marco Mannisi, colui il quale ha fatto conoscere l'atletica leggera ai catanesi.

Sono rammaricato e dispiaciuto che non sia stato neanche ricordato, a due mesi dalla scomparsa, in una Coppa «S. Agata» che si è disputata allo stadio Angelo Massimino il 3 febbraio scorso. Una manifestazione che non ha avuto nulla a che vedere con il Trofeo «S. Agata», sotto tutti i punti di vista. E sicuramente si è persa l'occasione per un tributo che invece avrebbe voluto dire tanto in termini di eleganza. Occasione perduta...

Mauro Biondi

S.Agata 1980 Furie rosse  icon LA STORIA DEL SANTAGATA - Di Michelangelo Granata   S.Agata Ardizzone Giuseppe   S. Agata 3.02.06
S. Agata  2003 - Lebid e Kipkering