UN RICORDO DI ALFIO VITTORIO PISTRITTO

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UN RICORDO DI ALFIO VITTORIO PISTRITTO

A cinque anni dalla sua scomparsa

(Catania, 30 marzo 1935 - 26 luglio 2013)

di Michelangelo Granata

A cinque anni dalla sua scomparsa, ricordiamo il prof. Alfio Vittorio Pistritto, uno dei padri fondatori e una pietra miliare

dell’atletica leggera catanese.

 Nato a Catania il 30 marzo 1935, era una figura limpida, un esempio di uomo semplice, buono, colto, nobile e non solo di animo. Eclettico, la scuola era il suo primo pensiero, insegnante, vice preside alla media Giovanni XXIII, dirigente di società, decano dei tecnici, diacono, cantava in chiesa, starter nazionale, indimenticabile la sua vociona nel dare gli ordini di partenza con il fatidico: "Ai vostri posti! Prooonti''. Giudice di Gara dal 1960, Benemerito e Quercia al merito per la sua lunga ed eccezionale operosità - durata più di un cinquantennio - a favore dell’atletica leggera italiana. Ha dato tutta la sua vita ai giovani, li toglieva dalla strada al quartiere S. Cristofaro e li portava, con la macchina stipata all’inverosimile, al Campo Scuola di via Grasso Finocchiaro a Catania. Lì era un’icona, un punto di riferimento, si sedeva sulla scaletta dei cronometristi, attorniato come una chioccia da un nugolo di ragazzini, per tutti aveva una parola e una battuta scherzosa. Era felice il prof. con tanta gioventù.

 Creò l’U.S. Mongibello senza alcun mezzo, scovava dalla scuola dei talenti immensi, due nomi per tutti, Elio Sicari e Giuseppe Ardizzone. Il primo (classe 1942), rivelatosi ai Campionati studenteschi il 24 maggio 1961 a Catania nei 1000 metri, sei maglie azzurre negli anni 1961-66, campione italiano juniores negli 800 m a Bologna 1961. Ardizzone (1947), uno dei più grandi atleti che la Sicilia abbia mai avuto, 22 presenze in nazionale nell’arco 1967-73, entrato nella “Hall of Fame” degli azzurri. Così R.L. Quercetani, il massimo statistico dell’atletica mondiale, ha scritto nell’Annuario 2014 della Fidal: «Fra il 1967 e il 1973, Giuseppe Ardizzone è stato uno dei migliori italiani del settore mezzofondo/fondo». Non è una leggenda, Pistritto raccolse i soldi per mandare il suo pupillo a Milano il 6 giugno 1965, invitato al Trofeo Chiabotti, ma la gara dei 3000 venne annullata per la pioggia. Convocato a Schio sei giorni dopo, Ardizzone stabilì il primato italiano juniores sui 3000 in 8’23”2 e lo abbasserà a 8’14”4 il 19 giugno 1966 a Sindelfingen.

 Elio Sicari ricorda così il suo scopritore: «Ho conosciuto Alfio Vittorio Pistritto in un tiepido pomeriggio di primavera del 1958, allo Stadio Cibali, dove mi aveva “trascinato” Amedeo Torre, che voleva a tutti i costi farmi fare atletica. Vittorio mi vide e si avvicinò per contattarmi e per tesserarmi con la mitica Mongibello. Da quel giorno con Orazio Bruno ed Enzo Manola si formò un quartetto di “fratelli” rotto a mille esperienze. Pistritto era l’anima dell’atletica a Catania, ogni volta che si doveva partire per una gara era un problema. Non c’era mai una lira. Ma che bello! Era l’Atletica del panino, del viaggio in piedi…. ma con lui si rideva e si superava ogni cosa».

 Da citare tanti altri suoi atleti come Carmelo Bosco (1943-2003), il più importante ricercatore italiano nella Scienza dello Sport, trasferitosi a Jyväskylä in Finlandia nel 1968; l’ostacolista Riccardo Di Gregorio; i velocisti Aldo Anastasi, Paolo Bonanno, Salvo Fleres; i mezzofondisti Amedeo Torre, Carmelo Sardo e Antonio Condorelli; il lunghista Giuseppe Rapisarda; le ultime perle Davide Ciccia e Andrea Spezzi. Altre leggende, il 19 aprile 1970 Angelo Vecchio (classe 1948) della Mongibello a Catania fissò il nuovo primato siciliano dell'alto a 1,91, uno spettatore in tribuna spense la radiolina per la gioia e Pistritto si commosse sino alle lacrime.

 La Fidal Catania nel settembre 2014, in testa il presidente Davide Bandieramonte ha approvato la proposta del Fiduciario Provinciale G.G.G. di allora, Agata Fonte, d’intitolare al professore Pistritto il Gruppo Giudici Gare di Catania.

 È stata creata pure la Fondazione «Alfio Vittorio Pistritto» dal prof. Vito Riolo, che organizza ogni anno dal 2014 il Trofeo in suo nome, per ricordare la sua opera, continua e instancabile, spesa interamente con sacrifici personali per avviare allo sport i ragazzi più disagiati, provenienti dai quartieri popolari e dalle parrocchie. A questi giovani Pistritto ha consentito di poter realizzare un sogno di emancipazione, di crescita morale e civile, attraverso la pratica sportiva dilettantistica e per i più fortunati e dotati anche il raggiungimento di grandi risultati.Pistritto b

Una bella foto dei Campionati interregionali del 1972, disputati a Siracusa:

tra gli altri, si riconoscono, Franco Bandieramonte, Puglisi, Salvo Fleres (terzo in alto da sin.), Mario Monica, Indelicato, Guerrera, Consoli, Santo Gagliano, Alfio Pistritto (al centro), Giovanni Guglielmino, Carlo Panebianco, Ignazio Conticello, Pino Cariotti, Antonio Marino.