La scomparsa di Salvatore Ciccia

cicciaSono di quelle notizie che ti attanagliano e ti fanno sprofondare, il prof. Salvatore Ciccia ci ha lasciati e ti vengono in mente i più bei ricordi dell'atletica catanese.

Il prof. Turi Ciccia, nato a Paternò l'8 ottobre 1938, è stato un colosso della nostra atletica, di quelle persone vive e appassionate che ti trascinano con il loro amore.

Salvatore Ciccia ha seminato a tutto tondo a Paternò - un centro posto sulle pendici sud-ovest dell'Etna a 256 metri di altitudine - che vanta il primato della più grande superficie dedita alla coltura di agrumi tra i comuni della Sicilia. Da questo territorio ancora inesplorato, Ciccia ha saputo trarre numerosi frutti, tanti i ragazzi da lui avviati allo sport, in una terra diventata fertile per l'atletica leggera catanese.

Fondatore del Centro Polisportivo Pro Paternò, il suo vanto era quello di aver scoperto il talento innato del velocista Alessandro Cavallaro, sbocciato d'impeto nel 1995 a 15 anni con 8"9 sugli 80 metri, seconda prestazione italiana stagionale Cadetti. La «freccia di Paternò» brucerà poi le tappe, partecipando ai Giochi Olimpici di Sydney 2000, Mondiali di Parigi ed Helsinki 2005, Europei di Monaco 2002 e Göteborg 2006.

Ciccia s'inorgogliva nell'elencare tra i suoi atleti nomi come: Francesco Trovato, Carmelo Randazzo, Giuseppe Rapisarda, Gianfranco Aragona, Gaetano Rizzuto, Carmelo La Cava, Salvatore e Tony Laudani, per arrivare al marciatore Alfio Corsaro, passato nelle mani sapienti di Pietro Collura dalla stagione 1996/97 e bronzo sui 20 km di marcia agli Europei under 23 di Göteborg 1999.

Nell'anno di grazia 1984 si disputò il 1° Trofeo «S. Barbara», era il 2 dicembre, la domenica precedente la festa della Patrona di Paternò. Fu un avvio in sordina ad opera di Ciccia, coadiuvato dal giovane allenatore prof. Luigi Puglisi, due pionieri che crearono con lungimiranza dal nulla questa podistica. La gara era rivolta agli alunni delle scuole del paese, ma già dalla terza edizione la corsa divenne un trampolino di lancio per gli atleti siciliani e si spostò in piazza Indipendenza, in pieno centro. Parliamo nel 1988 di Vincenzino Modica, alla sua prima uscita da junior, il mistrettese, vincitore pure nei due anni successivi, divenne l'idolo dei paternesi; Giovanni D'Aleo, Marcello Gargano, Michele Cinà, Luigi Zarcone, in quella che sarà la sua ultima gara.

Un successo straordinario per gli organizzatori Ciccia e Puglisi, tanto che il primo esclamò: «Se gli amministratori ci daranno veramente una mano, il Trofeo "S. Barbara" potrebbe diventare internazionale».

Ai familiari del nostro amato professore, vanno, in questo momento di dolore, le condoglianze del presidente della Fidal Catania, Davide Bandieramonte, dei dirigenti, tecnici, del Gruppo Giudici Gare «Alfio Vittorio Pistritto» e di tutta l'atletica catanese.

Michelangelo Granata

Nella foto: da sin. Pietro Collura, Salvatore Ciccia, Luigi Puglisi, l'1 dicembre 2013 a Paternò per il Trofeo S. Barbara..