Bolt senza limiti
Scritto da cristina   
usein_bolt.jpegDifficile non mettere un pizzico d'enfasi. Difficile non scivolare nella retorica dopo aver visto quel che si è visto a Berlino. Ma probabilmente, Usain Bolt ha voltato pagina nel libro della storia dello sport. Il suo record dei 100 metri di Pechino, 9.69, frantumato. Polverizzato. Liquefatto. Il display dice 9.58, la cifra del limite portato ben oltre l'estremo, annientando un duro come Tyson Gay, protagonista - involontario - di un altro record: quello di essere "solo" secondo con un tempo come 9.71 (ovviamente primato USA), tredici centesimi dopo l'uragano Bolt, tredici

centesimi prima di un finalmente reattivo Asaf Powell, bronzo in 9.84. Cifre da leggenda, nello stadio delle leggende atletiche, nello stadio di Jesse Owens, da oggi, con ogni probabilità, "anche" lo stadio di Usain Bolt. Avvio strepitoso per tutti e tre, quasi sulla stessa linea, ma con il giamaicano (quello d'oro) probabilmente un pizzico avanti, Powell a menare zampate poderose, Gay a mulinare le gambe alle solite frequenze vicine al fuori giri. Bolt corre, stavolta corre, spinge sul serio, non si lascia andare come a Pechino lo scorso anno; solo gli ultimi tre appoggi non sono completamente in spinta, ma il rilassamento probabilmente non produce perdite sostanziali in termini cronometrici. Il solco è scavato, c'è luce, e che luce, tra l'uomo fulmine e gli inseguitori, fino al tuffo sul traguardo: 9.58, il boato dei 70.000 dell'Olympiastadion, la percezione, in tutti, di aver vissuto qualcosa di epico. Scatta il balletto tutto giamaicano intorno all'anello blu, Bolt costringe Powell a mimare passi di danza, poi dribbla la telecamera manco fosse Maradona; Gay sembra una tigre in gabbia, ma poi cede all'esultanza, sempre contenuta, per l'argento più prezioso, quello destinato agli umani.

Usain Bolt ancora al record mondiale! Non ci sono più aggettivi per descrivere le imprese del velocista giamaicano, che pochi minuti fa ha vinto la finale dei 200 metri dei XII Campionati del Mondo di Berlino migliorando il primato del mondo correndo in un incredibile 19"19, undici centesimi meglio del limite da lui stesso stabilito nella finale olimpica di Pechino. Bolt in quinta corsia, Vento contrario di -0.3 m/s, partenza ancora ottima come nella finale dei cento metri di domenica scorsa, Bolt ha disegnato una curva assolutamente sublime per lanciarsi verso il traguardo. Oro a Bolt, 19"19, e la netta impressione di poter fare ancora meglio. Stavolta non ha affondato fino all'ultimo metro come a Pechino, ma nel finale ha sofferto un poco. Argento al panamense Edward in 19"81 e bronzo a Wallace Spearmon in 19"85. Cinque uomini sotto i venti secondi, col quarto posto di Shawn Crawford in 19"89 ed il quinto dell'altro giamaicano Steve Mullings (19"98).

Fonte: fidal.it