6° ETNA CROSS 2012 - ALLA PARTENZA, AI MONTI ROSSI DI NICOLOSI, IL 9° GRAN PRIX PROVINCIALE FIDAL AMATORI/MASTER DI CORSA 2012
Scritto da cristina   

L'angolo di Remigio

etnacross2012In un clima di grande festa sportiva si è svolto il 6° Etna Cross, valido come 36° Campionato Provinciale di Cross, gara di apertura del 9° G.P. Provinciale Amatori Master; la manifestazione ha visto svolgersi anche il concomitante C.d.S. Provinciale Giovanile di Cross. Cornice della manifestazione la splendida pineta dei Monti Rossi di Nicolosi.

Fin dalle primissime ore del pomeriggio di domenica, il piazzale antistante la pineta si è riempito di atleti di tutte le età, gli esordienti, più simili a dei pulcini che a dei veri atleti, che il sotto vigile occhio di mamme, papà e qualche nonno, hanno aperto "le danze" di questa nutrita manifestazione. Ed è proprio dai più piccini che si è iniziato con un brevissimo circuito realizzato nella piccola spianata antistante la pineta; abbiamo visto sfrecciare sul breve

percorso decine di piccoli lampi colorati, alcuni convinti e determinati, altri meno smaliziati e forse più divertiti, che hanno impostato la gara con un inconsapevole spirito Decoubertiniano, all'arrivo c'era chi ha snobbato la linea del traguardo non ritenendola determinante, altri in lacrime l'hanno rifiutata cercando l'arrivo tra le braccia consolatorie di mamma e papà.bimbi

Via via che si avvicendavano le batterie saliva l'età dei partecipanti e analogamente cresceva la loro consapevolezza agonistica, sempre più determinati, sempre più preparati, le urla che i genitori lanciavano ai più piccoli, venivano sostituite, per i più grandi, dall'incitamento degli allenatori.

Tra tutti vorremmo citare Angelo Scuderi che ha particolarmente impressionato per capacità, stile e determinazione, dominando letteralmente la sua batteria.

A mano a mano che le batterie si succedevano il sole abbandonava il piazzale della Pineta e la temperatura calava. Dopo le 16e30 finalmente la chiamata per la prima batteria Over 55, Donne ed Allievi. La spunta si svolge ai limiti della zona assolata con un giudice che nella sua calda giacca a vento non ha pietà dei Master "più anziani" che in pantaloncini e maglietta attendono infreddoliti il loro turno, i concorrenti arretrano verso la zona ancora assolata ed il giudice che fa la spunta si sposta verso l'ombra: il tira e molla dura poco perché finalmente si parte. Nel fondo sabbioso del piazzale, sprofondano subito i passi dei meno giovani, mentre gli allievi, dotati di una marcia in più ed alcuni decenni in meno, volano come se fossero in pista, ci si inoltra nella pineta, c'è un breve rettifilo, un tornante ed ancora un breve tratto diritto e piano, poi dopo una svolta a sinistra si inizia a capire cosa sia un cross: duecento metri di un saliscendi micidiale con il terreno che sull'ultimo strappo "pende" addirittura a destra e con aghi di pino a terra che lo rendono pericolosamente scivoloso, poi finalmente la "strada" spiana ed in un zigzagare tra gli alberi si giunge all'imbocco di una breve e ripida discesa finale dove c'è un vero e proprio gradino formato da una radice di pino, i più agili saltano e con una svolta a destra ci riportiamo nel piazzale. La sabbia sembra ancora una volta inghiottire i nostri passi sempre più pesanti. Passiamo sotto il gonfiabile completando il primo giro, gli allievi hanno preso il largo, a difendere i colori dei master intravedo nella "boscaglia" Alessandro Sagone, poi via via tutti gli altri. Il secondo giro ed il terzo giro sono più meditati, coscienti dei punti critici e pericolosi del circuito, lo affrontiamo sicuramente meglio e quando ripassiamo nel tratto in cui ai lati del percorso sono presenti tavolate di tranquille famiglie impegnate "nell'arrusti e mangia" siamo tentati di fare una breve sosta, magari una costoletta... un bicchiere di Nero d'Avola...., ma no non è il momento, gli avversari incombono ed il traguardo non è lontano. Nell'ultimo giro si tenta il tutto per tutto per guadagnare qualche posizione, le salite si scalano con la forza della disperazione, nelle discese ci si lancia a capofitto senza prudenza e ripiombando nel piazzale a 50 metri dall'arrivo abbiamo nelle gambe la sensazione che le sabbie mobili ci vogliano risucchiare, ma il traguardo è lì sotto il gonfiabile, nell'imbuto finale nel quale la flemmatica e sorridente faccia di Michelangelo ci invita ad entrare. La fatica che si è fatta è tanta ma è finita!

Ma non c'è neppure il tempo di rilassarsi, perché è il momento di concentrarsi sullo svolgimento della seconda batteria, al vincitore verrà assegnato il trofeo Etna Cross 2012.

Il sole ha ormai lasciato il piazzale e la temperatura è sempre più bassa, i concorrenti cercano di mantenere caldi i muscoli saltellando sulla linea di partenza mentre è in corso la spunta, è il momento critico per chi soffre "d'ansia da prestazione", ma finalmente la tensione si scioglie perché l'impacciato politico di turno da finalmente il via.

Il fondo sabbioso che ha messo in crisi non pochi master nella prima batteria, sembra non esistere per il trio che si forma con in testa Alessandro Brancato che tira in modo forsennato, seguito a ruota da Luigi Spinali e da Alfio scalisi che da over 35 è un poco lo "zio" di questi giovani atleti; Scalisi resiste per poco al ritmo imposto alla gara e dopo un paio di giri perde contatto dalla coppia di testa; Brancato mantiene alto il ritmo ed è così che anche Spinali dopo un giro si stacca. Per Brancato gli ultimi passaggi sotto il gonfiabile sono trionfali ed è così che taglia il traguardo con ampio distacco, aggiudicandosi il Trofeo Etna .Cross 2012. Alle sue spalle Spinali, 3° Scalisi vincitore M35 e più staccato La Mattina vincitore TM.

Ma c'è gloria anche per i tanti vincitori di categoria che si aggiudicano il titolo di campione provinciale di cross: Nunzio Fiondini M40, Attilio Alessandro M45, Farinato Giuseppe M50, Sagone Alessandro M55, Santi Caniglia M60, Nicolò Nicolaci M65, Francesco Scarcipino M70, e l'inossidabile Sossio Farina vincitore "obbligato" della M75 di cui è unico eroico rappresentante.

Chiudiamo con le femminucce presenti: Polopoli TF, Nicotra F40, Parisi F45 e Bobina F50, sono le vincitrici delle rispettive categorie; auspichiamo che nel corso del G.P. 2012 siano sempre più numerose.

Remigio Di Benedetto