I pionieri del podismo catanese
Scritto da cristina   
di Michelangelo Granata
mascaliL’atletica italiana inizia la sua avventura il 31 ottobre del 1897 con la disputa a Torino del primo Campio­nato nazionale «pedestre». La partenza venne data tra le ore 9,07 e le 9,11 (le fonti oscillano tra questi orari) e sedici furono gli arditi schierati in via Nizza all’altezza di corso Dante. Non si può stabilire invece
con la stessa esattezza quando sia nata la corsa di fondo a Catania. Il 9 giugno del 1900 a Messina - in occasione del 350° Anniversario della fondazione dell’Ateneo - si svolse in due giorni una grande festa ginnica interprovinciale, alla quale parteciparono anche i collegi di Giarre e Acireale. Nel resoconto si legge: «Ha avuto luogo una corsa di resistenza nella quale si sono distinti i campioni di Acireale e quelli del Real Convitto Alighieri». Il 23 febbraio del 1905 fra i programmi per il XXI Carnevale un quotidiano di Catania riporta per la prima volta la notizia di una podistica su strada con eliminatorie e finali:«Giovedì 2 marzo, alle ore 16, corsa umoristica di pedoni vestiti in maschera con premi in denaro. I corridori parti­ranno dal Palazzo Ferrarotto (attuale piazza dei Martiri) e arriveranno in piazza d’Armi (oggi piazza Giovanni Verga), angolo casa De Cristoforo. I primi quattro arrivati avranno 10 lire ognuno in premio. Fra essi vi sarà una finale dove il vincitore avrà altre 10 lire». Non sappiamo come si siano presentati i concorrenti e l’esito finale, ma riteniamo che i costumi dovevano essere carnevaleschi.
 
Le società ginnastiche di Catania or­ganizzavano i brevetti «Audax» e «Fortior» di podismo e marcia e incominciavano anche a disputarsi le prime vere podistiche. Il 30 maggio 1907, malgrado l’inclemenza del tempo, fu indetta a Messina, al viale Principe Umberto, dalla Sezione Podistica Cristoforo Colombo e dalla Squadra Ginnastica della Società Operaia, la «gara podistica del chilometro». I concorrenti erano trenta e il tempo mas­simo era stabilito in 3’30”. Vinse Arturo Reggio della Cristoforo Colombo di Messina che coprì la distanza di metri 1000 in 3’01”, al secondo posto si piazzò Calarese di Messina (3’07”) e terzo il catanese Vagliasindi (3’08”), nativo di Randazzo, che gareggiava però per la Società ginnastica Garibaldi di Messina. Seguirono nell’ordine in tempo massimo: Ferro V., Correnti, Belluso, Marino, Gazzara, Ferro A., Cotugno, Mento, Biondo e Valenti. Questo è il primo risultato ufficiale di una manifestazione podistica disputata in Sicilia su una distanza misurata e con un tempo controllato da cro­nometristi  ufficiali.
 
Un’annata d’oro fu quella del 1907: il palermitano Giovanni Blanchet vinse il primo Cam­pionato siciliano di podismo e a Catania venne inaugurata nella piazza d’Armi - che d’allora si chiamerà piaz­za Esposizione e adesso Giovanni Verga - la seconda edizione dell’Esposizione Agraria Siciliana, essendosi svolta la prima nel 1902 a Palermo. Nel contesto di questo memorabile evento internazionale - visitato anche dal Re Vittorio Emanuele III domenica 14 aprile - che si protrasse per parecchi mesi sino alla chiusura il 1° dicembre, si organizzarono diversi sport: un torneo internazionale di scherma per le tre armi, tiro a segno, una grande regata internazionale, ciclismo com­preso l’arrivo di una tappa del Giro di Sicilia e podi­smo. Ancora a Messina, dal 7 al 9 ottobre del 1907, in un Congresso Ginnastico nazionale parteciparono le migliori squadre di Roma, Milano e altre città d’Italia compresa la Società «Ardor» di Catania. In tale occasione venne disputata anche la velocità sui 100 metri e una podistica di resistenza. In realtà quest’ultima era una prova di marcia sul percorso Messina-Ganzirri e ritorno, vinta da Vagliasindi, che coprì la distanza in meno di due ore.
 
Nel 1908 anche a Catania lo sport comincia a svilupparsi su basi più solide e abbiamo il primo elenco ufficiale di podisti catanesi regolarmente brevettati. Il 5 aprile si assegnò il brevetto «Fortior podistico italiano» per ottenere il quale gli atleti dovevano coprire 50 chi­lometri in nove ore compresa una di riposo. Dalla cronaca locale: «I concorrenti partirono da Piazza dei Martiri alle 6,30 precise, giun­sero a Mangano alle 10,30 dove furono accolti da battimano di numerosa gente. Ristorati dal riposo di un’ora, gli atleti fecero ritorno alle 11,30 e giunsero a Catania alle ore 15,25. Gli arrivati sono: Antonio Scaffaro, Agatino Scaffaro, Salvatore Valenti, Carmelino Desi, Biagio Piccolo, Giuseppe Fabiano, Salvatore Moncada e Giovanni Consoli. A tutti quanti, giunti in ottime condizioni, venne consegnato il Gran Diploma d’Onore e medaglia ‘Fortior Podistico d’argento’».
 
Il grande avvenimento però che segnerà una data sto­rica per lo sport catanese e sopratutto per il podismo è la costituzione della prima società sportiva sorta come Associazione Cittadina Pro Educazione Fisica e divenuta successiva­mente Società Pro Patria sotto la presidenza del cav. Francesco Sturzo d’Altobrando. Sarà proprio questa società a organizzare il primo “Giro di Catania” - progenitore del Trofeo S. Agata (nato nel 1960) -  che ebbe luogo l’11 ottobre del 1908 e che vide alla partenza ventisette dei migliori fondisti si­ciliani. La gara venne vinta dall’imbattibile Giovanni Blanchet da­vanti ai messinesi Federico Ferri e Silvio Benincasa, mentre i cata­nesi Michele Cucè (titolare del negozio di Via Manzoni) e Gaetano Ventimiglia furono costretti al ritiro quasi al termine della corsa. Nello stesso anno si disputarono a Catania altre gare di velocità e mezzofondo e i pionieri di queste prime manifestazioni atletiche erano oltre a Ventimiglia, Ruggero Albanese, Salvatore Vassallo, Alberto Pappalardo, Alfredo De Matteo, Francesco Ruggeri, Anto­nino Scaffaro, Luigi Spedini e altri.
 
Nel 1909 seconda edizione del “Giro di Catania” e nuova vittoria di Blan­chet, ma la rivelazione fu il giovanissimo catanese Gaetano Barresi, che giunse secondo davanti a tutti i migliori. Si intensificarono anche le gare podistiche lungo il viale XX Settembre e sulla pista interna dei ca­valli al Giardino Bellini, dove il 14 marzo del 1910 il palermitano Raffa stabilì il primo record ufficiale controllato dai cronometristi in Sicilia, tempo 17’40”2/5 sulla distanza dei 5000 metri.
 
Negli anni successivi si ebbe una certa stasi a causa della guerra di Libia prima e della guerra mondiale poi, solo nel 1919 riprese in pieno l’attività podistica sulle strade di Catania. A quei tempi due grandi podisti si misero in luce: Agatino Mascali (Pro Etna Catania) e Giacomo Spoto che dove­vano dominare le scene per diverso tempo. Nel 1920 Spoto conquistò il titolo di campione siculo-calabro di podismo, mentre Mascali si affermava per quattro anni consecutivi (1921-1924), record tuttora imbattuto, nel classico “Giro di Castelbuono” che vide la sua prima edizione nel 1912 con la vittoria del solito Blanchet. Nel 1920 ebbe luogo a Mes­sina un meeting di atletica leggera compren­dente corse, salti e lanci, organizzato dalla società di Tiro a Segno, ma solo il 13 novembre 1921 si disputeranno a Palermo i primi Campionati Siciliani Assoluti. Leonardo Le Mura di Giarre inaugurò l’albo d’oro di questa rassegna allo Stadio Giannettino nei 5000 metri, secondo Mascali e stabilì con 16’36”0 il nuovo primato regionale su questa distanza a Santa Maria Capua Vetere. Curiosamente, sempre nell’anno 1921, del giarrese Le Mura non figura il tempo a Palermo e non si conosce il giorno e il mese del record nella città della Campania, nonostante le ricerche di Ugo Politti. Una parentesi con il messinese Salvatore Mastroieni di Sant’Alessio Siculo che nel 1934 fissò il primato italiano sulla distanza dei 5000 metri a 14’57”0, primo a sfondare nel nostro paese il muro dei 15 minuti.
 
Negli anni che precedettero la seconda guerra mondiale vennero alla ribalta, senza raggiungere però la fama di Mastroieni, i catanesi Carmelo Maccarrone, Leonardo Cozzubbo, Giuseppe Alì di Caltagirone, Mario e Paolo Gangi, il nostro primo maratoneta Giovanni Leone e il piccoletto Carmelo Di Mauro (Gil Catania) che il 14 settembre 1941 vinse a Milano i 5000 con il nuovo primato provinciale di 15’44”0. Vittorio Cangemi migliorerà questo tempo diciotto anni dopo: 15’35”6 il 15 ottobre 1959 a Roma.
 
Segue una lunga pausa, tanto che il veterano Paolo Gangi si permetterà di vincere ancora a distanza di sedici anni il titolo regionale dei 1500 metri (il primo nel 1932 e l’ultimo nel 1948), battendo i più gio­vani. Incominciano ad emergere Enzo Basso di Acireale, Angelo Grasso, successivamente Placido Bellocchi e Mario Longo di Santa Maria di Licodia, il citato Cangemi, Carlo Ingrà, Lorenzo Badia, Antonio Buffa, Carmelo  Pulvirenti. Longo, classe 1940, al Giro podistico di Castelbuono fu primo nel 1960, terzo nel 1961 e 1965; al Trofeo S. Agata secondo nel 1960 e 1963, terzo nel 1961. Nel 1961 porterà i primati catanesi dei metri 5000 e 10000 ai nuovi limiti, rispettivamente di 15’15”4 e di 32’02”8. Longo, trasferitosi al nord, ai Campionati italiani di maratona si classificava sesto a Reggio Calabria il 17 novembre 1963 in 2.41’47” e quarto a Genova il 15 novembre 1964 in 2.23’30” sulla distanza di km 40. Tutta rivolta alla pista invece l’attenzione dell’altro licodiese Bellocchi. Nato nel 1939, vive a Chirignago (Venezia) ed è stato un  talento naturale, per lui, attento lettore del nostro sito, facciamo un’eccezione e tralasciamo il podismo. All’età di sedici anni scese per primo in Sicilia sotto i 2’40” nei 1000 metri con 2’39”9 il 30 ottobre 1955 a Catania. Il 25 agosto 1957 a Potenza stabilì il nuovo primato siciliano degli 800 con 1’56”3, che gli valse la convocazione nella nazionale juniores. Bellocchi vinse il titolo sugli 800 (1’56”8) e si piazzò quinto sui 400 (50”5) ai Campionati italiani juniores di Bologna nel 1958. Ottenne inoltre in quell’anno 49”9 nei 400, quinto in semifinale ai Campionati italiani di Roma; i primati regionali di 1’55”8 negli 800 e 2’32”0 nei 1000, a tutto il 1970 quarta prestazione di sempre in Sicilia; 56”3 nei 400 ostacoli. Nel 1959 con la Coin Mestre si migliorò a 49”4 (400), 1’54”3 (800) e 54”7 (400 ostacoli).
nella foto Agatino Mascali, il pioniere del podismo catanese