Domenica a Nicolosi il 34° Campionato Regionale Amatori/Master di cross
Scritto da cristina   

di Michelangelo Granata

copia_enzo.jpgDomenica alla Pineta dei Monti Rossi a Nicolosi, la terra delle campestri per antonomasia, scatterà il 34° Campionato Regionale Amatori/Master di cross, seconda prova del 16° Grand Prix Sicilia di corsa. La gara è organizzata dall’Unione Sportiva “Monti Rossi” Nicolosi con il patrocinio del Comune di Nicolosi, la Provincia Regionale di Catania e la Regione Siciliana. La “Monti Rossi” è stata fondata nel 1979 da un gruppo di appassionati montanari, Antonio Ragusa, Angelo Petralia, Antonino Caruso, Emilio Borzì, Domenico Rizzo e Domenico La Rosa, il primo presidente. Adesso la gloriosa società è diretta da Salvatore Guglielmino, subentrato a Giuseppe Di Mauro, nel direttivo figurano i nicolositi Francesco Aiello, Alfio Di Stefano, Salvatore Giuffrida, Salvatore La Penta, Domenico Rizzo, maratoneta

da 2.28’13” a 43 anni nel 1984. In questo lungo arco di trentatré anni questo campionato si è disputato nove volte nel catanese: nel 1979, 1980 e 1982 al Boschetto della Plaia di Catania; nel 1984, 1989, 1995, 2001, 2004 e 2008 alla Pineta dei Monti Rossi.

La storia di Nicolosi è legata a quella dell’Etna, il più alto vulcano attivo d’Europa (alt. 3340 m), nato 600 mila anni addietro. I Monti Rossi si formarono a 780 metri di quota l’11 marzo 1669 durante la spaventosa eruzione dell’Etna. La Montagna eruttò allora una colata lavica di quasi un miliardo di metri cubi che ricoprì una superficie di 40 kmq e che da 850 metri giunse a mare in 122 giorni per una lunghezza di 15 km con uno spessore medio di 25 metri, distruggendo Nicolosi, i paesi vicini e buona parte di Catania. Il grande cratere di quell’eruzione è oggi un monte ricoperto da un folto boschetto. La vetta si raggiunge percorrendo una lunga scala di 265 gradini costruita con tronchi d’albero. Le caratteristiche due cime dei Monti della Ruina danno l’impressione che si tratti di due monti, invece è un unico cratere, la cui circonferenza non è posta tutta sullo stesso livello.

nicolosi_etna.jpgCon un nome così roboante la società “Monti Rossi” non poteva che eruttare come lava e lapilli un’attività immensa per la nostra atletica. Teatro sempre l’incantevole scenario della Pineta dei Monti Rossi, da incorniciare le due edizioni delle Finali Nazionali dei Giochi della Gioventù (1985 e 1995), il 7° Campionato Italiano Amatori/Veterani (1989), i sei citati Campionati Regionali Amatori/Master, tutti cross da favola. Pure indimenticabile la gara di corsa della preolimpica di Pentathlon Moderno nel 1984, con i partecipanti avvolti in una nebbia fittissima, tra i protagonisti il 29enne Daniele Masala, quattro mesi dopo oro sia individuale che a squadre ai Giochi Olimpici di Los Angeles e il romano Mauro Prosperi, catanese d’adozione.

Il movimento amatoriale si è espanso a macchia d’olio, pensate nell’ormai lontano 1977 a Pergusa, quando Ugo Politti diede il via a questa manifestazione, furono appena sessanta i partecipanti. Mai si sarebbe sognato di poter assistere un giorno a tanto successo ed entusiasmo toccato dai terribili vecchietti. Il tetto dei Campionati è stato raggiunto a Misilmeri lo scorso 28 febbraio con i societari: 661 gli atleti classificati. Seguono a quota 500 e più di nuovo Misilmeri (2003) 651, Aragona (2002) 613, Nicolosi (2004) 590, Piazza Armerina (1998) 521, Misilmeri (2009) al sesto posto con 520, Nicolosi (2008) al settimo con 513, Misilmeri (2002) all’ottavo con 508 e nona Selinunte (2006) 506. E domenica alla Pineta il primato di Misilmeri rischia di crollare…

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