L’atletica giovanile ritorna a Santa Maria di Licodia
Scritto da Davide Bandieramonte   
villa_-_fontana.jpgA distanza di quattro anni l’atletica giovanile approda nuovamente a Santa Maria di Licodia, il comune a 442 metri s.l.m. sul versante sud occidentale dell’Etna, circondato da campagne lussureggianti di agrumeti, uliveti e vigneti. Alla Villa Comunale Belvedere lo spettacolo è assicurato e sarà una bella festa con il 1° Trofeo podistico “Città di Santa Maria di Licodia”, voluto dal sindaco Salvatore Rasà e l’Assessore allo Sport Giuseppe D’Olica. L’arioso ingresso della Villa, il polmone verde dei licodiesi, con la larga piazza circolare, dove campeggia lo stemma comunale e in fondo alla quale è posta l’artistica fontana del Belvedere con la statua marmorea della Venere Italica, copia del celebre marmo di Antonio Canova. L’incarico dell’organizzazione è stato affidato alla società Marathon Club Biancavilla, nata ad opera di Salvatore
Castelli nel 1988, colui che cura nel suo paese il glorioso Trofeo S. Placido. Santa Maria di Licodia non è stata una terra avara di campioni, basti citare i due pionieri dell’atletica catanese Mario Longo e Placido Bellocchi. Il primo tuttora pimpante, classe 1940, visto in occasione del Trofeo podistico “Maria SS. degli Ammalati” di Misterbianco l’11 settembre, portò nel 1961 i primati provinciali dei metri 5000 e 10000 ai nuovi limiti di 15’15”4 e di 32’02”8. Longo, fondista di buona levatura tesserato con la Libertas Catania, nel 1960 vinse il Giro podistico di Castelbuono e si classificò secondo al Trofeo S. Agata, nel 1961 terzo in ambedue le gare e nel 1963 ancora secondo a Catania. Trasferitosi al nord, al Campionato italiano di maratona fu sesto a Reggio Calabria il 17 novembre 1963 con la Gallaratese in 2.41’47” e quarto a Genova il 15 novembre 1964 con la Lilion Snia Varedo in 2.23’30”, la distanza era però di km 40. Il licodiese Bellocchi, classe 1939, è un affezionato lettore del nostro sito e vive a Chirignago (Venezia). Talento naturale, il 30 ottobre del 1955 a Catania, all’età di sedici anni, scese per primo in Sicilia sotto i 2’40” nei 1000 metri con 2’39”9. Il 25 agosto 1957 a Potenza stabilì il nuovo primato regionale degli 800 con 1’56”3, che gli valse la convocazione nella nazionale juniores. Nell’anno 1958 ai Campionati italiani juniores di Bologna vinse il titolo negli 800 (1’56”8) e si piazzò quinto nei 400, ottenne inoltre questa bella serie di tempi: 49”9 nei 400, quinto in semifinale ai Campionati italiani di Roma; 1’55”8 negli 800; 2’32”0 nei 1000, a tutto il 1970 quarta prestazione siciliana di sempre; 56”3 nei 400 ostacoli. Il suo allenatore era Bruno Cacchi e la società la Libertas Catania. Nel 1959 con la Coin Mestre si migliorò a 49”4 (400), 1’54”3 (800) e 54”7 (400 ostacoli). Ricorda con nostalgia Ugo Politti e i suoi compagni d’allora, i lanciatori Isidoro Mascali, Giuseppe Distefano, Tommaso Santoro, il lunghista Mimmo Roccaforte, il triplista Stefano Bonsignore, campione italiano di salto triplo nel 1954, Alfio Lanza, Vito Sardo, Angelo Grasso, appunto Mario Longo, l’ostacolista Vittorio Lo Giudice, Giovanni Campo, Ignazio Russo e la moglie Pina Marino. Bellocchi aggiunge: «Eravamo quasi tutti juniores, ma i seniores non ci mettevano per nulla paura, anzi eravamo noi a impaurirli, sempre con successo». Domenica 27 settembre da Santa Maria di Licodia ci aspettiamo nuovi campioni come Mario Longo o Placido Bellocchi e vedremo in azione tutti i nostri migliori ragazzi.

Fonte: Michelangelo Granata